Riscoprire il valore e l’identità del prodotto

Roberto Vascellari (nella foto)  non è soltanto un ottico ma un artigiano dell’eyewear e uno storico dell’occhiale. Erede di una lunga tradizione di famiglia, oggi gestisce un punto vendita in cui coesistono la parte professionale (ottica e oftalmologica), la parte imprenditoriale/artigianale (con un brand di design e produzione propria) e quella storico/divulgativa. Roberto infatti ha scritto e pubblicato 2 libri sulla storia dell’occhialeria, è presidente della Commissione Scientifica del Museo dell’Occhiale in Cadore e proprietario di una collezione privata, composta da mille esemplari che ripercorrono la storia dell’occhiale dal Seicento all’Ottocento. In questa collezione figurano montature di grande valore come gli occhiali appartenuti ai Dogi – veri e propri vessilli stemmati che potevano essere indossati soltanto durante l’incarico ufficiale – o come il primo modello con aste tempiali, risalente al Settecento.


Tornando ai giorni nostri, Ottica Vascellari è un punto di riferimento a Venezia dagli anni ‘50, quando il padre di Roberto – dopo una lunga esperienza nell’industria dell’occhialeria, prima in Lozza poi in Safilo – apre una propria attività, allora denominata Ottico di Rialto. Tra la fine degli anni ‘70 e l’inizio degli ‘80 subentrano i figli Roberto e Cristina, diplomati ottici optometristi. Nel tempo, il punto vendita è stato restaurato e ampliato e attualmente la zona commerciale è totalmente separata da quella professionale. L’area visite infatti si trova in uno spazio del tutto a sé, rispetto al reparto vendita e laboratorio.

Ottica Vascellari è contraddistinta da una forte vocazione artigianale e autonoma: “Mio padre è stato tra i soci fondatori del network di ottici indipendenti e specializzati Opto In. Il nostro DNA è quindi indipendente. Abbiamo un assortimento di brand di nicchia, ma lavoriamo soprattutto con le collezioni di nostra produzione, come l’ultima nata che abbiamo chiamato Linea Spritz. I nostri clienti infatti, richiedono e acquistano prevalentemente il marchio Vascellari, perciò possiamo considerarci autosufficienti per quanto riguarda l’occhialeria. E preferiamo collaborare con le piccole aziende indipendenti anche per quanto riguarda le lenti”, racconta Roberto. “Il nostro target è costituito da una clientela dai 35 anni in su, con veri e propri amatori del nostro label. Abbiamo clienti che posseggono molti pezzi del nostro brand declinati su vari colori. Preferiamo mantenere a lungo una collezione, come si faceva un tempo, e proporre piccole varianti nei dettagli o nella gamma cromatica per rinnovare la linea senza stravolgere il design, che ci contraddistingue”.

Su questo punto Roberto tiene a focalizzare l’attenzione: “Il mercato si sta bruciando con ritmi troppo veloci e con una confusione di forme, stili e identità del prodotto. Molti brand propongono varianti di shape che non li rappresentano e lanciano nuove linee quando le precedenti non hanno ancora compiuto un ciclo di vita. Un tempo ci si concentrava su un design, su un label e lo si portava avanti per molte stagioni con piccole variazioni per attualizzare la modellistica, senza stravolgere la forma. Questo creava l’identità del brand. A mio avviso bisogna riscoprire questo tipo di valore del prodotto e del marchio”.

Potete leggere l’intervista completa sul numero 9 di Vision.biz, scaricabile gratuitamente sugli store digitali tramite la nostra app vision.biz (nel formato iOS e Android).