L’editoriale di Vision.biz: “Si dovrà comunicare in maniera diversa”

Quanto stiamo affrontando non era assolutamente prevedibile. E quanto ne deriverà in negativo in ricadute economiche è, allo stato dei fatti, difficile da stimare. Non stupisce, quindi, che la prima e più immediata azione intrapresa dalle aziende – in modo trasversale in tutti i settori – sia stata di tagliare la comunicazione.
Se è un intervento comprensibile e corretto nell’immediato, così come lo sono le proposte di catene, consorzi e gruppi di vendita di attuare una moratoria dei pagamenti maturati o maturandi e la rinegoziazione della cifra affari concordata per il 2020 in funzione dell’evoluzione dello stato di emergenza, dobbiamo tuttavia pensare quanto al contrario sarà importante – anzi oserei dire cruciale – tornare a comunicare una volta che la crisi sarà effettivamente passata. E con ciò non intendiamo dire che sarà semplicemente necessario realizzare nuovi spot e campagne adv – perché questo non basterà a convincere un consumatore in preda all’incertezza a comprare dei prodotti, per quanto belli e utili, e a far ripartire i consumi -, bensì sarà necessario tornare a parlare di valori, quelli in cui la clientela si può identificare e nei quali il trade si dovrà a sua volta riconoscere per poterli “trasmettere”.
Oggi più che mai il bello e il giusto – come ci racconta all’interno il sociologo Morace – vanno a braccetto e l’uno non può prescindere dall’altro. Torniamo a raccontarlo ai consumatori come ai partner, retail o industria che siano!