L’editoriale di Vision.biz: “Continuiamo a scrivere la storia”

Nulla tornerà come prima, questo è ormai certo.
Ci troviamo costretti a costruire una nuova normalità, che a livello di consumi e produzione dovrà puntare sull’intuizione, per saper velocemente intercettare – per farne una sintesi – quanto è possibile fare nelle attuali condizioni e con le rinnovate esigenze del pubblico.
Tutto questo, appena l’orizzonte comincerà a schiarirsi, quando il livello di paura della comunità inizierà a scendere.
Ma affinché nulla sia più come prima, come scriviamo all’interno di questo numero, bisognerà imparare a non disperdere il patrimonio di esperienza e di storia di tanti ottici sparsi lungo la nostra penisola.
Un elemento che, al contrario delle tante iniziative estemporanee che affollano questo come altri settori, può costituire un fulcro intorno al quale costruire una vera e propria strategia di marketing; anche perché è proprio nei momenti difficili che la reputazione professionale e della propria insegna può fare la differenza. La chiave per ripartire diventa così il forte legame con il territorio in cui si opera, che va sempre più valorizzato, evidenziato, comunicato; anche le analisi di mercato suggeriscono infatti che, soprattutto dopo forti turbolenze che provocano incertezza, la solidità del passato costituisce un valore aggiunto per il cliente quando deve acquistare un prodotto o un servizio.
Ma si tratta di un’alchimia che sarà possibile perpetuare solo se i passaggi generazionali, che stanno avvenendo all’interno di molte famiglie di ottici, sapranno “sfruttare” il patrimonio di esperienza, coniugandolo con l’apertura verso il nuovo che è alle porte. Questo perché nulla è conquistato per sempre e bisogna ricominciare ogni mattina a costruire il proprio business.
Altrimenti, il rischio è di essere “spazzati via” dalle catene che saranno sempre più grandi, economiche e agguerrite in termini di marketing e di lay out. Insomma, i negozi indipendenti per continuare a competere dovranno avere l’ambizione di voler continuare a scrivere la storia di questo settore.

Vito Sinopoli