ZEISS: un evento in presenza per raccontare il mondo Smart Life

Riprendono gli eventi e a fare da apripista è ZEISS con una conferenza stampa in presenza, svoltasi oggi a Milano presso lo spazio Bou-Tek.

L’AD Zeiss Italia – Michele D’Adamo – il Direttore Marketing Zeiss Vision Care – Elena Rubino – e il Dr. Franco Spedale, Specialista in Oftalmologia Direttore del reparto di Oculistica dell’Ospedale di Chiari (BS), hanno raccontato la filosofia e la ricerca alla base del portafoglio di lenti Smart Life.

Michele D’Adamo, Ad Zeiss

D’Adamo, in apertura, ha sottolineato come l’innovazione sia nel DNA Zeiss, la cui Fondazione no profit nasce proprio con l’intento di promuovere lo sviluppo e la ricerca scientifica. Entrando nel merito dei nuovi prodotti Smart Life, lanciati sul mercato a marzo, Elena Rubino ha spiegato perché Zeiss abbia ritenuto importante portare questa innovazione all’ottico e al consumatore.

“La ricerca ha evidenziato come durante l’emergenza sanitaria sia cresciuto il numero di utilizzatori di strumenti digitali mobili anche nella fascia di eta degli over 55. Degli oltre 4 miliardi di utenti, una percentuale sempre crescente è infatti rappresentata da persone con problemi visivi legati all’avanzare dell’età. L’utilizzo degli smartphone tablet ha inoltre modificato il nostro modo di leggere, che non avviene più soltanto in maniera statica ma anche in situazione di movimento. Sia per lo scorrimento del testo digitale, sia perché spesso usiamo questi strumenti mentre camminiamo e svolgiamo altre attività. Tutto ciò provoca un ulteriore sforzo accomodativo dell’occhio.”

Per questo motivo Zeiss, attraverso il modello Eye Tracking, ha osservato il comportamento degli occhi e della pupilla in fase di lettura in movimento. Dando grande importanza anche alla buona visione laterale. Dal monitoraggio del comportamento visivo nasce il portafoglio di prodotti Smart Life, rivolto a tutte le fasce di età e con varie combinazioni personalizzabili in base al difetto visivo e allo stile di vita. Una gamma prodotti (tutti UV protect) che va dalle lenti monolocali a quelle digital, fino alle progressive.

Il Dr. Franco Spedale ed Elena Rubino

Il Dr. Spedale ha inoltre raccontato come l’organo della vista sia un complessa e straordinaria macchina, frutto dell’adattamento evolutivo. “I nuovi stili di vita, tuttavia, portano nuovi bisogni ed è per questo – ha precisato Elena Rubino –  che Zeiss ha inserito una tecnologia che riassume e risolve le nuove necessità visive”. 

In base a uno studio della Aston University di Birmingham, il 94% dei portatori di Monofocali Smart Life dichiara di percepire una visione più ampia nel vicino e nell’intermedio. Per quanto riguarda le lenti digital, il 73% dei perforatori riferisce di non provare tensione alla fine della giornata. Infine, per quanto riguarda le progressive, 8 su 10 portatori affermano di essersi adattati alle nuove lenti entro 1 giorno.