ZEISS: Crescita record e nuovi progetti strategici per il 2020

Con un fatturato pari a 6,4 miliardi di euro (+11 %), per la prima volta l’EBIT del Gruppo Zeiss supera la soglia di 1 miliardo di euro.

ZEISS continua il proprio percorso di crescita, sia come fatturato sia come utili, chiudendo un anno fiscale da record. Nel periodo 2018/19 il fatturato del Gruppo è infatti aumentato dell’11% raggiungendo i 6,428 miliardi di euro, mentre l’anno precedente era stato chiuso a 5,817 miliardi di euro.
L’EBIT (risultato aziendale prima delle imposte e degli oneri finanziari) si attesta a 1,063 miliardi di euro, significativamente in aumento rispetto all’anno precedente (772 milioni di euro) e raggiungendo un margine EBIT del 17%. Gli ordini sono cresciuti del 9%, arrivando per la prima volta a superare i 6,5 miliardi di euro.
“Tutti e quattro i segmenti si sono sviluppati molto efficacemente. Un risultato straordinario, considerando lo scenario economico incerto e il cambiamento strutturale in alcuni settori” – afferma Michael Kaschke, Presidente & CEO del Gruppo. “ZEISS conosce bene la situazione del mercato ed è ben posizionata per il futuro grazie anche alla strategia quadriennale, la ZEISS Agenda 2020”.

Secondo quanto riportato in una nota del Gruppo: l’azienda sta lavorando allo sviluppo di servizi e prodotti che consentano di trarre il massimo dalle potenzialità offerte dalla digitalizzazione e dalla multicanalità. In questo percorso, l’Italia sta ricoprendo un importante ruolo strategico per tutto il Gruppo ZEISS, con nuove idee e nuovi progetti volti a rendere più efficienti i processi interni aziendali delle diverse business unit.

“Essere un’azienda capace di vedere e andare oltre, anticipando i trend del settore e comprendendo a fondo le necessità del mercato, rappresenta per ZEISS una strategia
vincente che ci permette di consolidare la nostra posizione di leadership” – afferma Michele D’Adamo, Amministratore Delegato del gruppo ZEISS in Italia.
“Vogliamo continuare a guadagnare quote di mercato e migliorare sempre più la
nostra profittabilità facendo leva sulla cosiddetta resilienza, la capacità di adattarci ai cambiamenti di scenario salvaguardando le performance operative anche in caso di condizioni avverse” – conclude D’Adamo.