Ottica Remotti e la “questione” dell’antiriflesso

Dario Remotti

Prosegue la nostra inchiesta tra gli ottici italiani, con lo scopo di raccontare l’esperienza dei professionisti, mettere in contatto i player del settore e aprire un dialogo tra il mondo del retail e l’industria.

Da 40 anni Ottica Remotti è un punto di riferimento di quartiere per i sanremesi. Situato al di sopra del centro storico e del mercato ortofrutticolo, il grande punto vendita della famiglia Remotti è un via vai di affezionati clienti. Lo store è di stampo tradizionale, con grandi banconi e ampio spazio adibito a laboratorio, saletta visite e retro-bottega. La metratura importante del centro ottico ha però consentito anche l’allestimento di un’area più aperta, interamente dedicata all’esposizione di montature.

Dario Remotti rappresenta la terza generazione: insieme al padre Aldo e alla mamma Patrizia porta avanti la professione del nonno Aberto, fondatore dell’attività. Altri due addetti completano lo staff di questo centro ottico improntato sulla tradizione e sul servizio. “Ci piace perdere del tempo col cliente”, afferma Dario per spiegarci quanto importante sia l’accoglienza, la disponibilità e la capacità di ascoltare il cliente nel suo lavoro. “Il nostro punto vendita, a differenza di altri, offre anche servizi di riparazione. Cerchiamo sempre di star dietro al cliente, di dedicargli del tempo, magari anche nell’ora di punta. Siamo qui per risolvere i problemi di tutti quelli che entrano. Non siamo in centro e in questa zona arrivano meno turisti, perciò abbiamo una clientela più locale.”

“Lavoriamo molto bene con le aziende italiane più importanti del settore: Luxottica, Safilo e Marcolin – prosegue Dario – ma teniamo anche una selezione di prodotti più economici come i marchi Trevi e Luxol. Vendiamo soprattutto montature da vista, sempre per una questione legata alla zona in cui ci troviamo, meno turistica.”

“Durante questo periodo di pandemia siamo riusciti a mantenere il numero di clienti, anche se gli importi sono cambiati perché la gente tende a spendere di meno. Per lo stesso motivo abbiamo effettuato meno ordini alle aziende, puntando più sulle linee economiche. Questo per quanto riguarda le montature; in merito alle lenti invece vorremmo chiedere alle aziende di rivedere l’obbligatorietà dell’antiriflesso. Ciò che aiuterebbe noi ottici nell’offerta al cliente è appunto l’eliminazione dell’antiriflesso di serie, che incide sul prezzo. Per molti dei nostri clienti questo trattamento non è indispensabile, perciò – nel momento della scelta tra le varie offerte – le aziende che impongono l’antiriflesso rimangono escluse dalla decisione d’acquisto da parte di una tipologia di clienti che per noi è importante e numerosa. Quanto alle lenti a contatto, c’è un problema concorrenziale legato alle tariffe: alle aziende produttrici non dovrebbe essere permesso concedere sconti in altri Paesi.”

Ottica Remotti
Via Pietro Agosti, 174
Sanremo (IM)