Il Circus Eyewear Show di Rimini si è concluso lunedì 28 giugno: due giorni di esibizione presso il Museo della Città, culminati in un party sulla spiaggia a cui hanno partecipato gli espositori, gli ottici visitatori, la stampa e molti altri player del settore
Dopo i tanti mesi in cui non è stato possibile organizzare alcuna manifestazione in presenza, il Circus è stato il primo evento a celebrare la ripartenza nel nostro settore, una festa dell’occhiale di design, dove ci sono stati incontri, si sono consolidati i trend più interessanti e hanno debuttato delle novità.
“Il Circus è stato un evento che, come auspicato, ha celebrato il tanto agognato ritorno alla normalità, suggellato da una festa in spiaggia meravigliosa dove tutti ci siamo divertiti e ritrovati” – dichiara a Vision.biz, Michele Saladino, founder e owner di Revolutionary Eyewear, che de Il Circus ne è stato l’artefice insieme ad Angelo Di Stefano, proprietario di Saraghina Eyewear – Vi hanno partecipato oltre 100 ottici con i quali abbiamo avuto modo di confrontarci in modo costruttivo ma questo evento ci ha permesso di confrontarci anche con gli espositori, con i quali abbiamo analizzato sia tutte le difficoltà del recente passato sia le prospettive per il futuro – continua Saladino – Nel 2020 c’è stato il DaTe che ha rappresentato un momento importante ma fino a oggi non c’è più stata nessuna possibilità di realizzare e partecipare ad altre manifestazioni di settore. Per questo ritengo che il Circus abbia rappresentato il primo evento in cui una tribù di visionari è riuscita a incontrarsi e a condividere la gioia e l’unità d’intenti nel ritrovarsi. Tutti hanno colto lo spirito del gioire della libertà riacquisita che speriamo sia durevole”.
Visti al Circus
Ecco una carrellata di brand e prodotti che ci hanno particolarmente colpito:
Tanto colore per Vanni con una delle più belle campagne degli ultimi anni;
La personalità è inconfondibile nel design di Sabine Be;
Accessori gioiello per Huma e dettagli con lavorazione orafa per il brand svedese Anna-Karin Karlsson.
Non poteva mancare Gard Eyewear, che gioca in casa, con le sue geometrie perfette sempre effortlessly chic.
Sovrapposizioni di pattern che creano effetti vuoto-pieno per Kaleos;
Fancy texture che incorniciano la lente per Masunaga e Thierry Lasry.
Affascinanti per la loro eleganza i modelli Good’s dedicati all’architettura
VOA Collective lancia una collezione dedicata al pianeta Giove e ai suoi satelliti. L’acronimo VOA significa “Visioners of Art” e il brand, nato a Barcellona nel 2020, produce i suoi modelli in Giappone: leggerissime mascherine avveniristiche dalla portabilità eccezionale e dall’estetica incredibilmente femminile per un prodotto d’ispirazione Sci-fi.