Ha aperto oggi i battenti DaTE 2022 Shaping Avantgarde, presso la Stazione Leopolda di Firenze: “L’edizione di quest’anno torna ad avere dei numeri molto importanti, come è stato nel 2019, con più di 100 espositori e oltre 170 marchi presenti – ha sottolineato in questa intervista esclusiva il Presidente di DaTE, Giovanni Vitaloni (nella foto di apertura) – E’ un appuntamento significativo per il mercato italiano, con un’offerta interessante per l’ottico indipendente: la struttura organizzativa lavora costantemente affinché ci siano espositori che portino prodotti con un grado di ricerca e di qualità di alto livello, non solo sul posizionamento prezzo ma anche con una marcia in più nell’ambito della comunicazione o con delle particolari iniziative di marketing”.
Fare business in un ambiente informale
L’atmosfera a DaTE è frizzante ma rilassata. La vivacità delle proposte dei brand si accompagna a un clima disteso e amichevole in cui avviare contatti. “E’ nello spirito della manifestazione avere un certo grado di informalità: toccare i prodotti, incontrare persone e parlare in tranquillità – racconta Vitaloni – Rispetto alle grandi manifestazioni globali, credo che il bello di DaTE sia rappresentato anche da questo valore aggiunto, un’impostazione che soprattutto all’ottico indipendente dovrebbe piacere”.
Le tendenze
Tanti e variegati sono i trend che emergono da questo evento: “C’è un ritorno al concetto di genderless – evidenzia Vitaloni – e una rivisitazione del vintage anni ’60 con dei tocchi di contemporaneità nel colore, nei materiali e nella tecnologia. Un’altra tendenza che prosegue in maniera rilevante è legata alla custmizzazione del prodotto, con un grande interesse sugli acetati personalizzati, con lastre create ad hoc, in abbinamento alla ricerca di materiali sempre più sostenibili. Su questo vedo una grande spinta, soprattutto nello sviluppo di bioacetati con speciali trame”.
Il mercato
Insieme al Presidente Vitaloni, abbiamo cercato di fotografare la situazione dei mercati che, a livello globale, stanno performando bene. “La nostra industria ha avuto un buon 2021 e questa tendenza è proseguita nel corso del 2022, soprattutto per quanto riguarda le esportazioni nell’area del Nord America. In Europa abbiamo delle criticità che ben conosciamo, ma i mercati si stanno muovendo e alcuni Paesi, come il Regno Unito e la Francia, stanno registrando buone performance. L’Italia è un po’ più a rilento ma comunque credo che chiuderà a grandi linee sui livelli del 2021. Nella nostra industria, l’aumento dei costi è stato assorbito nell’ambito della catena del valore della filiera, pesando sulle aziende e togliendo loro marginalità. Come ANFAO ci stiamo occupando di questa problematica”.
La collaborazione con ICE
“Per noi a livello associativo questa collaborazione è molto importante, per tutti gli aspetti legati all’internazionalizzazione delle nostre aziende – dichiara Vitaloni – Lavoriamo insieme a ICE su due fronti, sia per portare le piccole e medie imprese in giro per il mondo sia per portare i buyer all’interno del nostro mercato. Nel mese di ottobre ci saranno diverse missioni sui mercati più importanti: proseguiranno le tappe di road show negli Stati Uniti e ci saranno anche un importante evento a Panama per promuovere il prodotto italiano in Centro e Sud America”.
Potrete leggere l’intervista integrale sul prossimo numero di Vision.biz