amoR di Pasolini: in occasione del centenario della nascita di Pier Paolo Pasolini, Bayria lancia una limited edition ispirata agli occhi sognanti dell’artista.
La storia
Pasolini arrivò a Bari sei anni dopo la fine della guerra, alla ricerca «di un luogo fermo nel tempo» che si adattasse ad alcune riprese cinematografiche. Se ne innamorò e le dedicò il racconto breve “Le due Bari “, scritto nel ’51. L’allora 29enne artista narrava con dovizia e poesia il doppio carattere e le peculiarità della città in cui fu ospite, regalandole impressioni, suggestioni e versi. Nonostante le ferite della guerra, il poeta fu attratto dal dinamismo dei baresi, dalla luce e dai colori di Bari vecchia, di Bayria appunto.
“Che freschezza, la mattina a Bari! Alzato il sipario del buio, la città compare in tutta la sua felicità adriatica. Senti il mare, il mare, in fondo agli incroci perpendicolari delle strade di questa Torino adolescente: un mare generoso, un dono, non sai se di bellezza o di ricchezza. Davanti al lungomare (splendido), sotto l’orizzonte purissimo, una folla di piccole barche piene di ragazzi (…) Nelle grandi strade, che sembrano boulevards o avenidas, senti sospesa l’euforia del progresso di questa città che in pochi anni, rotti i legami che imprigionavano i pugliesi non tutti meridionali a un difficoltoso complesso, ha raggiunto il livello delle città del Nord meno vocate al silenzio. El’allegria dei baresi è seria, sicura e salubre (…). Qui tutto è chiaro: anche la città vecchia, dalla chiesa di San Nicola al castello svevo, pare perennemente pulita e purificata, se non sempre dall’acqua, dalla luce stupenda.”
Una limited edition con Bari negli occhi e Roma nel cuore
Bayria Eyewear, limited edition amoR di Pasolini– Il design del modello è ispirato proprio agli occhi dell’artista– incavati e sognanti. Una montatura total black con lenti color bottiglia, semi ovale ma caratterizzata da una forma completamente inedita. Un ciliare che sembra essere socchiuso, omaggio agli occhi malinconici del poeta, ma sovrastata da una visiera color bottiglia sempre annessa al frontale, che simboleggia lo sguardo aperto, volto al futuro e privo di costrizioni di Pasolini.
La visiera e la lente sono dello stesso verde della faccia di Totò in “Uccellacci e Uccellini”, del verde che ricorre nei paesaggi di “Teorema”, verde come la copertina de “il mio calcio”. amoR però è un occhiale tutt’altro che malinconico, bensì giocoso, particolare, sfidante, accattivante. Una montatura allegra- L’allegria dei baresi è seria, sicura e salubre (…) Qui tutto è chiaro».
«I baresi si divertono a vivere: ci si impegnano col cuore leggero, e col cuore leggero vanno discutendo di affari per le strade, prendono il caffè, si recano al lavoro, senza avere nemmeno il sospetto che questo non rappresenti una piacevole avventura. C’è aria di festa. Nelle grandi strade, che sembrano boulevards o avenidas, senti sospesa l’euforia del progresso di questa città (…)».
amoR, anagramma di Roma, città altrettanto cara a Pasolini, è distribuito in un astuccio che riproduce la forma degli occhiali, nero con pattina centrale verde, ispirato alla forma degli antichi porta forbici del dopoguerra.