MIDO 2022: Il progetto ambizioso di Sea2see, un occhiale che fa bene al Pianeta

Francois van den Abeele, il Founder & CEO di Sea2see

Sea2see è sinonimo di occhiale ma soprattutto di uno stile di vita rivoluzionario, improntato al recupero della materia prima generata dal rifiuto marino. Abbiamo incontrato in questa edizione di MIDO 2022 Francois van den Abeele, il Founder & CEO dell’azienda.

Perchè siete presenti a MIDO e cosa rappresenta per voi?

“MIDO è l’Italia ed è anche la fiera internazionale più importante del Mondo, non potevamo mancare. E’ utile per presentare i nostri prodotti, ma anche per guardare alle tendenze del mercato. E’ importante per noi essere presenti in Italia, dove produciamo, ma l’internazionalità dell’evento è un aspetto davvero importante di questa manifestazione”.

Cosa ha portato a MIDO Sea2see?

“Presentiamo, in veste sempre rinnovata, quello che portiamo ormai da cinque anni, e questa per noi è la prima volta che partecipiamo a questa fiera in cui portiamo la nostra impronta e la nostra identità: la sostenibilità, il rifiuto marino riciclato che, mediante la nostra lavorazione, diviene un nuovo oggetto. L’economia circolare è il fulcro della nostra azienda. Ancor prima di fare l’occhiale, la nostra essenza è il lavoro che portiamo avanti con la comunità dei pescatori Africa, da cui otteniamo la materia prima per il nostro prodotto finale, realizzato al 100% in Italia”.

Avete portato una nuova collezione?

“Sì, la stiamo presentando proprio in questi giorni. Si chiama Five Ocean e celebra un po’ i 5 anni di Sea2see. Quella iniziata cinque anni fa è stata una scommessa: coniugare l’impegno ambientale all’attività produttiva. Siamo nati ‘nei rifiuti’ e abbiamo reso questa problematica, l’abbondanza di rifiuti, un’opportunità di business”.

Qual è il suo bilancio su questa edizione?

“E’ andata molto bene, soprattutto sotto l’aspetto internazionale. Ho incontrato molte persone, da tutto il Mondo, interessate al nostro progetto. Nuovi mercati a cui affacciarsi e con i quali stringere relazioni”.

Qual è il futuro di Sea2see?

“Sicuramente l’ampliamento della nostra collaborazione con le comunità costiere africane. Stiamo già sviluppando il nostro progetto anche in Algeria. L’importante per noi è sempre accrescere l’impatto alla sorgente, dove si recupera la materia prima a cui dare poi nuova vita. Questo è possibile anche grazie alla fondazione Sea2see che abbiamo costituito durante il periodo pandemico. L’altra grossa sfida è internazionalizzare sempre di più il nostro marchio e il nostro modo di ‘fare le cose’. Pensiamo ad esempio al mercato americano, dove c’è ancora poca attenzione al riuso e riciclo e, in generale, al bene del Pianeta. Le vendite arrivano in seguito e di conseguenza, ma la cosa più importante è il punto di partenza. Parlando invece delle collezioni, abbiamo ampliatola nostra gamma di prodotti, con occhiali di diverse taglie e colori, anche legate al mondo Lisa e junior, a cui possiamo e vogliamo raccontare la nostra bella storia”.