Webee: gli occhiali tutti italiani che aiutano le api

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Mario Pietribiasi, Ceo di Webee

A Opti 2022 abbiamo incontrato WEBEE EYEWEAR, un nuovo brand che ha debuttato a MIDO 2022 e che oltre alla qualità e al design del prodotto si contraddistingue per una mission importante, sostenibile e innovativa, ovvero aiutare le api. Il claim aziendale, infatti, esprime proprio questo concetto: “Eyewear to aid the bees”.
Ecco cosa ci ha raccontato Mario Pietribiasi, Ceo di Webee:

Quali sono le caratteristiche del vostro brand?
“Abbiamo innanzitutto creato una collezione eco-friendly, dove il materiale utilizzato per la realizzazione degli occhiali e del packaging è riciclato o reciclabile. Considerando poi, che a oggi, metà delle specie di api sono in declino e il 25% in pericolo di estinzione, abbiamo deciso di donare il 10% del nostro fatturato netto a supporto di progetti per il benessere delle api”.

Come vi è venuta questa idea?
“Sono un grande appassionato di api e di apicoltura, durante il lockdown ho approfondito l’argomento e visto che già da molto tempo avevo in mente di creare una mia collezione, nel voler aiutare le api ho trovato un’ulteriore motivazione per realizzarla e creare così un brand che avesse una connotazione emozionale. Non volevo dar vita a una collezione simile a tante altre, volevo darle un’anima e associarla a un progetto importante di sostenibilità. Le api hanno una funzione fondamentale nel nostro ecosistema: impollinano il 90% della flora mondiale, l’80% delle colture e il 35% di quello che mangiamo, pertanto il loro mantenimento è di vitale importanza per tutti noi. Se l’ape sparisce, il mondo come lo conosciamo sparisce perché s’innesca un knock on effect che altera la catena alimentare con effetti devastanti sull’equilibrio ambientale”.

In che modo concretizzate gli investimenti a sostegno delle api?
“Abbiamo costituito un comitato scientifico formato da tre membri che provengono da tre note organizzazioni: una francese, una inglese e una italiana. In base ai nostri guadagni, il 10% viene ripartito sui differenti progetti che le suddette organizzazioni ci segnalano e che si impegnano a controllare il corretto utilizzo del denaro inviato”.

Il design della collezione da dove nasce?
“Dall’estro e dalla professionalità di Lucio Stramare che ha disegnato tutti i modelli, fatta eccezione per il modello iconico maschile che invece ho disegnato io. Abbiamo voluto creare una collezione che non fosse legata alla moda del momento, così ci siamo affidati a delle forme classiche che insieme a Lucio abbiamo rivisitato, prestando molta attenzione ai dettagli, tipici dell’artigianalità italiana, come l’arrotondamento del naso che nella parte posteriore è stato fresato così che si possa adeguare meglio alla sella nasale. Abbiamo inoltre realizzato la giunzione delle aste con il frontale a 45°, così che non si veda il taglio dell’asta e arrotondato i terminali per un maggiore confort e dotandoli di grip per fare in modo che l’occhiale non scivoli. Le cerniere sono collocate in una sede fresata e abbiamo utilizzato dei veri rivetti. Proprio come si faceva una volta, l’anima dell’asta è in lega di rame che risulta più morbida e flessibile rispetto all’alpaca e all’acciaio che normalmente vengono utilizzati ai giorni nostri. Attualmente proponiamo 13 modelli da vista, 6 modelli da sole e 2 modelli iconici: la versione femminile nella forma s’ispira alle api, infatti si chiama Bee Queen ed è una rivisitazione di un modello anni 50, mentre la versione maschile si chiama Bee One ed ha dei tratti molto ben definiti”.

Bee Queen
Bee One

Materiali e sostenibilità: quanto sono importanti nella realizzazione delle vostre collezioni?
“Sono fondamentali! Tutti i nostri occhiali sono al 100% Made in Italy e vengono prodotti a Pederobba (TV). La montatura è fatta in Hexetate, 100% riciclabile, senza ftalati, senza solventi, senza plastificanti e non ha bisogno di essere verniciata, pertanto il processo produttivo ha un risparmio del 10-15% di energia. La lente proforma è fatta con materiale riciclato ed è riciclabile e biodegradabile al 100% mentre la lente da sole, anch’essa riciclabile al 100%, è composta dal 41% di bio-massa e dal 59% a base fossile. Anche per il packaging e gli accessori abbiamo rivolto molta attenzione all’aspetto sostenibile: il case box è di cellulosa, prodotta da alberi di foreste coltivate e controllate nell’uso di pesticidi ed è anch’esso totalmente riciclabile e biodegradabile. La stampa è a base d’acqua, senza uso di agenti chimici. L’astuccio, totalmente riciclabile, è realizzato totalmente in PET (bottiglie di plastica) e ha il logo stampato a caldo per evitare l’uso di inchiostro. Infine, la pezzuola è in poliestere, al 100% riciclabile e la bustina è in polietilene, al 100% biodegradabile”.

Come si posiziona sul mercato il vostro prodotto?
“I nostri modelli hanno un prezzo che va dai 170 ai 180 euro al consumatore, pertanto miriamo a una fascia di pubblico che non ha bisogno di affrontare esborsi economici importanti per soddisfare le proprie esigenze sia estetiche sia qualitative”.

In base alla vostra esperienza, qual è la vostra opinione in merito a MIDO e a OPTI?
“A OPTI c’è stata una presenza di visitatori decisamente bassa e minore di quella che ci aspettavamo. Anche MIDO è stata penalizzata dal periodo ma la vivacità e l’interesse che vi abbiamo riscontrato è decisamente molto più alta rispetto alla manifestazione tedesca. Per noi che abbiamo scelto di debuttare in queste fiere è stata comunque un’esperienza positiva perché il nostro obiettivo non era quello di fare ordini ma di avere più contatti possibili per creare una rete di vendita. Avendo scelto di affidarci a una distribuzione diretta, stiamo anche cercando agenti per sviluppare il settore commerciale”.